I vestiti di Halloween prendono vita

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C' era una volta una mamma disperata, perché aveva quattro figli, due maschi e due femmine, che volevano quattro costumi di Halloween diversi. I quattro bambini si chiamavano: Zamhira, piagnucolona e dura di comprendonio; Margherita mammona e spiona; Giovanni timido e svelto;
Luca, avaro e spavaldo. Avevano tutti e quattro 9 anni. Zamhira voleva il costume da principessa sanguinante, Margherita da strega, Giovanni da lupo mannaro e Luca da fantasma. La mamma non poteva farci niente e quindi compró i quattro costumi. La sera di Halloween arrivò e Zamhira, Margherita, Giovanni e Luca andarono a fare dolcetto o scherzetto. Zamhira aveva il cestino con una faccia sanguinante, Margherita un cestino con una faccia da strega, Giovanni un cestino nero con pelo da lupo e che quando ci si mettevano dentro le caramelle ululava, e Luca un cestino bianco con occhi e bocca neri.
Prima di uscire avevano fatto un patto: chi avrebbe avuto più caramelle, avrebbe potuto andare al cinema con papà o mamma. Chi ne aveva di meno avrebbe dovuto riordinare la cameretta per due giorni consecutivi senza dormire. In quella sera di Halloween avevano spaventato molta gente , compresi i loro nonni, ma anche loro erano stati spaventati da alcuni bambini. Arrivati a casa, contarono le caramelle, ne aveva di più Giovanni, invece quella che ne aveva di meno era Zamhira. A Giovanni non piaceva andare al cinema e a Zamhira non piaceva riordinare, così decisero di contare fra Margherita e Luca. Luca ne aveva di più e quindi secondo la scommessa doveva andare al cinema e Margherita doveva riordinare per due giorni di seguito. Non andava bene neanche a loro, quindi decisero di annullare la scommessa e di andare tutti al cinema.
Presa questa decisione, misero a posto i vestiti e andarono a dormire. Avevano lasciato il mobile socchiuso con accanto la bacchetta rubata al papà. Il papà era un bravissimo mago. La bacchetta aveva il potere di dare vita agli oggetti che colpiva, alcuni oggetti non erano pericolosi ma altri si. Quando la bacchetta, che era in funzione, colpì i costumi, questi presero vita e iniziarono a fare rumore. I bambini si svegliarono. Subito Giovanni scese dal letto e corse nella camera dei genitori. Margherita, invece, da vera mammona si mise a urlare: "Mamma!" e si fece sentire dai costumi. Principessa sanguinante, Lupo mannaro e Fantasma andarono verso di lei, mentre la Strega cercava di proteggerla. La Strega si sentiva in debito con Margherita perché l'aveva liberata dalla "galera" (il negozio dove erano stati acquistati)  e così era per gli altri. 
Quando arrivò Giovanni con i genitori, i costumi non lo videro, ma,  invece, videro i genitori e cercarono di prenderli, ma i bambini si misero davanti e li pregarono di non mangiare i lori genitori.
Visto che ogni costume voleva bene al suo bambino li ascoltarono. I genitori se ne andarono a dormire e dissero ai loro figli di indagare e di riferire la mattina dopo. Allora i bambini chiesero ai loro costumi come avevano fatto a prendere vita, i costumi risposero che era stata la bacchetta. I bambini un po' spaventati si rimisero a dormire. I costumi senza farsi sentire presero la bacchetta, le chiavi e uscirono di casa. Andarono in giro per la città a dare vita a tutti i costumi. I costumi, presa vita, grazie alla bacchetta, prendevano le chiavi e uscivano per la strada. 
Arrivata la mattina i costumi si smaterializzarono. I bambini di tutte le case si chiedevano dov'erano i loro costumi compresi Zamhira, Margherita, Giovanni e Luca.
I bambini scesero e andarono a mangiare e subito i genitori chiesero loro cosa era stato a dare vita ai costumi, i bambini risposero che era stata la bacchetta, ma li informarono anche che i costumi erano scomparsi. Il loro papà  chiese loro perchè la bacchetta era nella loro camera e i bambini gli risposero che l' avevano rubata per fargli uno scherzo. La mamma preoccupata per i costumi, per i quali aveva speso molto, chiese a tutti dove potevano essere finiti, i bambini dissero che prima di addormentarsi del tutto avevano sentito vari rumori, Zamhira disse: 
"Ho sentito un rumore vicino, ma lontano allo stesso tempo." 
Intervenne Margherita: 
" Io, invece, ho sentito rumore di passi." 
"E io..." - disse Giovanni - "...ho sentito rumore di... chiavi!" 
" Si ma io... ho sentito rumore della... porta! Si..., proprio della porta" disse Luca. 
Allora la mamma disse che con semplici ragionamenti secondo lei erano stati i costumi a prendere la bacchetta e le chiavi, erano probabilmente usciti per la strada, per poi smaterializzarsi con la luce del mattino.
Il papà, ancora un po' arrabbiato per la bacchetta, disse che ora si doveva solo pensare alla colazione e alla scuola e al lavoro; disse anche che aveva un piano e li avrebbe informati prima di agire, la sera. I bambini erano eccitati e volevano dire tutto in classe ai compagni, ma la mamma li pregò di non spifferare nulla. Arrivati a scuola cercarono di non dire niente, ma a mensa Zamhira vuotò il sacco con la sua migliore amica. Subito la migliore amica di Zamhira lo disse al suo fidanzato, che lo disse al suo migliore amico, che lo disse alla sua fidanzata e così via, finché  la notizia non arrivò a Giovanni, che subito chiese a Margherita e poi a Luca se erano stati loro. Appurato che non erano stati loro, tutti e tre arrabbiati andarono da Zamhira. 
Zamhira si giustificò dicendo che non aveva resistito, allora i fratelli dissero che potevano ancora rimediare, ma che lei, per penitenza avrebbe dovuto riordinare per due giorni di seguito senza dormire.
Trovarono un rimedio prima che la maestra lo sapesse, dissero che era uno scherzo di Halloween e tutti ci credettero e non dissero niente alla maestra. Era stata una lunga giornata e ora bisognava ritrasformare i costumi. Come previsto appena si fece notte i costumi ricomparvero arrabbiati fra di loro e con i loro padroni. Quando arrivarono i bambini e i loro genitori (avevano gli auricolari) i costumi cercarono di uccidere i loro padroni con la bacchetta, mentre i bambini cercavano di recuperarla, come aveva detto il loro papà. 
Zamhira doveva combattere contro la principessa sanguinante, Margherita contro la strega, Giovanni contro il lupo mannaro e Luca contro il fantasma. 
Poi il papà disse: "Il piano è cambiato! Cercate di non far loro del male, così vi ascolteranno! Spero!"
I bambini provarono a mettere in atto il piano suggerito dal papà, stava funzionando ma ora il problema era cercare di farsi ascoltare. Ma alla mamma venne in mente che se loro (i genitori) si fossero fatti notare e poi i bambini si fossero parati davanti, i costumi avrebbero detto di togliersi e a quel punto loro avrebbero dovuto chiedere la bacchetta in cambio.
Una volta recuperata la bacchetta, dovevano passarla al papà che li avrebbe ritrasformati in normalissimi costumi. Ascoltarono il piano della mamma, però per prima cosa dovevano agire i loro genitori.
Agirono e poi toccò ai bambini, dopo i bambini toccò al papà ritrasformare i costumi con la vita, in semplici costumi di Halloween.
Quando sorse il sole, loro erano in mezzo alla strada e non avevano ancora dormito. Erano stati molto felici di quei due giorni, ma erano anche tristi perché non poteva succedere ogni anno. 
Ma la mamma disse che avrebbe comprato un diario segreto a tutti e quattro, così avrebbero potuto scrivere i loro segreti, compreso questo.
I bambini felici andarono a casa trotterellando, ma poi il papà disse di correre perchè c'era la scuola.
Per loro la guerra era finita ma i costumi trasformati dai loro costumi non si erano fatti vedere e ora COSA SUCCEDERA'?

                         Fine.

Ringraziamenti: essendo la mia prima storia pubblicata su questo blog ringrazio tutti quelli che la leggeranno e vi prego diffondete la conoscenza ai vostri parenti e amici !      



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3 commenti:

  1. Che bella idea Aurora! Noi siamo sicuramente tra i tuoi primi fan dato che leggiamo le tue belle storie fin dall'inizio. Mi raccomando: continua a scrivere usando la tua fantasia e non smettere mai di sognare di diventare un giorno una grande e famosa scrittrice...per noi sei già la numero 1! Elisa, Emanuele, Riccardo e Arianna

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  2. Brava Aurora, scrivi ciò che il cuore ti dici. Anche io sono una tua fan e aspetto di leggere altre storie e altre poesie.. Bacioni stellina bella

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  3. Ehii piccolina questo mi mancava!!!ecco una nuova lettrice aspetto altre favole e poesie mi raccomando!!!
    Bacioni da Naomi

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