Gita in campagna

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Eleonora fa terza media. Fra pochi giorni andrĂ  a fare una gita di due giorni, in campagna.
Eleonora aveva paura. Non voleva dormire una notte senza i suoi genitori, aveva paura del buio.
Ma i suoi genitori le dissero di andare lo stesso per superare la sua paura.
Eleonora purtroppo mentre parlavano non ascoltava, e se ne stava sotto i cuscini, tremando.
I genitori non sapevano cosa fare per far superare la paura ad Eleonora, a due anni aveva iniziato ad avere paura e poi non se l'era piĂ¹ tolta.
Ma il giorno della gita in campagna arrivĂ².
I genitori di Eleonora le avevano messo nello zaino la sua lanterna preferita, a forma di cuore, ed una torcia per quando si svegliava.
Una volta arrivati a destinazione andarono a posare i bagagli e per tutto il giorno gli alunni rimasero nei propri appartamenti a fare quello che volevano, Eleonora conobbe la sua compagna di stanza.
Si chiamava Maria Rosa, era arrivata da poco nella loro scuola ed aveva la sua stessa paura. Anche Maria Rosa aveva una lanterna a forma di cuore ed una torcia, proprio come quelle di Eleonora.
Prima di addormentarsi fecero le ombre cinesi, Eleonora era brava a fare il cane, mentre, Maria Rosa era molto brava a fare la ballerina con il tutĂ¹.
Quella notte fu dura per loro, ma divennero amiche, si aiutarono a vicenda ed insieme superarono la paura del buio.
L'indomani mattina ci fu l'arrampicata sugli alberi.
Una bambina, nonchè la piĂ¹ grande nemica di Eleonora, aveva paura dell'altezza ed Eleonora le disse:
"Ogni paura si puĂ² superare con l'aiuto degli amici".
Allora, quella bambina che si chiamava Luisa, iniziĂ² a chiedere a tutti i suoi compagni che erano disposti in cerchio, se volevano diventare suoi amici, perchè lei non ne aveva. Tutti le rispondevano di no, perchè lei faceva degli scherzi ad ognuno di loro.
Quando arrivĂ² il turno di Eleonora, Luisa le disse:
"Ti prego, tutti hanno detto no, e tu sei l'ultima del cerchio, dì di sì, per favore".
"E va bene, giusto perchè mi fai pena. Facciamo così, se io ti aiuto, tu non farai piĂ¹ scherzi a nessuno, ok?"
"Sì, va bene".
Allora Eleonora e Luisa si arrampicarono sull'albero insieme e se Luisa non resisteva piĂ¹, attorcigliava la gamba a quella di Eleonora e lei capiva che si dovevano fermare, si fermavano un attimo, poi ripartivano. Ce la fecero e dopo Luisa abbracciĂ² Eleonora dicendo:
"Grazie! Senza di te, non ce l'avrei mai fatta".
"Non è stato niente di chè".
Poi toccĂ² agli altri e poi ci fu l'ora di pranzo. Quando stavano mangiando, la maestra disse ad Eleonora che c'era una telefontata per lei.
Erano i suoi  genitori che volevano sentire come stava e come aveva dormito, il padre le chiese:
"Il tuo compagno di stanza ti ha preso in giro? Se ti ha preso in giro..."
"PapĂ , prima di tutto avevo una compagna, la nuova arrivata e poi aveva la mia stessa paura, quindi non mi ha preso in giro, si chiama Maria Rosa, anche lei ha una torcia e una lanterna a forma di cuore. Prima di addormentarci abbiamo fatto le ombre cinesi. Alla fine ci siamo addormentate alle 22:00 e alle 23:00, abbiamo deciso di spegnere le nostre lanterne. Ci siamo alzate alle 8:00 del mattino e poi..."
"Aspetta! Mi vuoi dire che hai dormito 9 ore senza la tua lanterna accesa?" interruppe la madre, "Si, ho superato la mia paura, non sei contenta?"
"Si..., è che non capita tutti i giorni che la propria figlia superi la sua paura piĂ¹ grande" "Comunque, come è andata stamattina?" intervenne il padre
"Abbiamo scalato gli alberi e ho aiutato Luisa a superare la paura dell' altezza. Siamo salite insieme e quando lei sentiva un pizzico di paura attorcigliava la gamba alla mia e ci fermavamo, siamo diventate ottime amiche e mi ha detto che non farĂ  piĂ¹ scherzi a nessuno"
"Cosa fate questo pomeriggio?" chiese la madre
"Mi sembra giardinaggio..."
"Bene, a stasera, torna pure a mangiare, ciao!"
 "Ciao, a stasera" e attacarono.
Dopo mangiato andarono a fare giardinaggio, ognuno doveva scegliere i semi di un fiore, di una frutta e di una verdura. Lei scelse i tulipani come fiore, i cachi come frutta e i pomodori come verdura.
La maestra aveva detto che si potevano portare a casa, ma che dovevano essere trattate bene.
Finito giardinaggio andarono nei propri appartamenti a sistemare le valige  per il ritorno.
Il pullman arrivĂ² alle 17: 00 e dopo due ore arrivarono davanti alla scuola dove c' erano tutti i genitori compresi quelli di Eleonora.
La gita in  campagna era stata bella ed Eleonora voleva rifarla.

                                                                   Fine.



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