Le avventure di Fiocco e Lucky

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C' erano una volta due cuccioli che si chiamavano Fiocco e Lucky. Fiocco era bianco come la neve con qualche macchietta di nero e marrone, era molto, molto timido soprattutto con chi non conosceva, invece Lucky era marrone col musetto nero, e giocherellone e riservato. Ora che abbiamo fatto le presentazioni inizia la storia. Un sabato mattina stavamo andando a fare delle commissioni almeno così credevo. Arrivati ho visto tre cani e subito gli ho accarezzati, papà se ne andato a parlare con un signore pensavo per parlare del garage e invece è arrivato con un cucciolo che ha dato a mamma, mentre accarezzavo quelli più grandi ho sentito che mamma diceva che quello sarebbe stato di Andrea perchè tremava. Papà è arrivato con un altro cagnolino che mi ha dato in braccio dicendo che sarebbe stato mio, da lì ho capito che li avremmo portati a casa, ero felicissima e sconvolta allo stesso tempo. Nel tragitto hanno vomitato davvero tanto! Avevo già capito che sarebbe stata dura. In macchina mamma e papà ci hanno chiesto come li volevamo chiamare, subito mi è venuto in mente Fiocco ma non ho detto niente, perchè dopo mi è venuto in mente Lucky per quello marrone, dopo averlo detto riferì anche l' altro nome.
Deciso questo, in direzione veterinaria.
Arrivati gli abbiamo pesati, non ci crederete mai, Lucky era più pesante di Fiocco di 300 g. Finito siamo andati a casa.Fiocco appena sceso dalla macchina di mio padre è andato sotto la macchina di mia mamma, poi uscito da lì è andato in un posto scavato nella roccia buio e sporco.Mio padre chiuse tutti i buchi dove potevano andare a nascondersi, poi venne sistemata la cuccia ma loro dormivano davanti alla porta sopra lo zerbino.
Un giorno mio papà lasciò il cancelletto che portava alla piscina aperto e loro erano scesi ma per fortuna erano tornati.Da quel giorno in poi provavano in tutti i modi a scendere ma i miei genitori chiusero tutti i buchi possibili e immaginabili.
Un giorno quando eravamo andati alla fiera del miele papà dimenticone lasciò di nuovo il cancelletto chiuso male e quando tornammo i cani non c' erano, allora tutti scendemmo e iniziammo a chiamare:"Fiocco, Lucky!".
Chiamavamo, chiamavamo ma non arrivavano, allora mi misi a piangere, continuai a chiamare e chiamare e arrivarono! Mentre piangevo ho preso Fiocco, l' ho abbracciato e poi l' ho sgridato e sculacciato e ho fatto lo stesso con Lucky.
Poi da quel giorno in poi papà ha sempre chiuso il cancelletto e i cani non sono più scesi.
Verso ottobre papà iniziò a dimenticarsi di chiudere una cosa molto importante cioè il cancello d' entrata.
Infatti una sera, dopo cena un nostro vicino di nome Hamed ci bussò alla porta e ci annunciò che il cancello era stato lasciato aperto e che i cani erano arrivati fino a casa sua, allora io mi arrabbiai molto con papà.
Tipo un mesetto dopo successe la stessa identica cosa e io mi arrabbiai ancora di più.
Un sabato mattina a un certo punto non vedemmo più i cani ed erano le nove e mezza, iniziammo a rivederli verso mezzogiorno, la sera mentre li stavo dando da mangiare sentì Fiocco parlare e gli chiesi come faceva a parlare e lui mi rispose:"È una storia lunga, te la racconteremo domani durante una passeggiata con voi" Andrea, mio fratello era entusiasta e lo ero anch'io. I nostri cani parlavano!
Il giorno dopo durante la passeggiata Lucky iniziò a parlare e disse:"Ieri il cancello era aperto e noi eravamo curiosi e siamo usciti, ma un camion dell' immondizia ci a "raccolti" e noi ora abbiamo dei super-poteri tra cui parlare.Io sono indistruttibile e super forte e Fiocco ha il potere di essere invisibile e ha il super udito." Andrea stupito disse:"Uaoh!, i nostri cani sono supereroi!" e Fiocco aggiunse:" È giusto! È proprio così, il camionista era uno scienziato pazzo che lavora per Babbo Natale, è lui che trasforma tutti i cuccioli in supereroi!", i nostri cuccioli erano supereroi, era una nuova era per la famiglia Farina Perseu.
Lunedì io e Andrea facemmo finta di avere mal di pancia, così mamma e papà ci fecero stare a casa da soli   perchè Fiocco ci aveva detto che ci volevano far conoscere  il loro capo.
Così restammo a casa, aspettammo che mamma e papà se ne andassero e verso le otto e mezza arrivò un elicottero con la scritta animali super, salimmo sull'elicottero e quando scendemmo eravamo al Polo Nord.
Lucky iniziò a parlare:"Il nostro capo è Babbo Natale, vuole che ogni cane supereroe controlli i propri padroncini" e io confusa chiesi:"Quindi siete voi a dire a Babbo Natale se facciamo i bravi o i cattivi?" Fiocco aggiunse che era proprio così.
Entrammo in una struttura particolare dove ci accolse Babbo Natale che ci disse:"Benvenuti bambini, i vostri cuccioli come pensavo non sono riusciti a mantenere il segreto, quindi faremo un' eccezione, anche voi diventerete miei assistenti, entrate nel camion"Andrea non voleva ma l' idea di diventare un supereroe lo spinse ad entrare. Quando uscimmo ci sentivamo forti e potenti, decidemmo di essere una squadra contro il crimine e i protettori di Babbo Natale.Ci chiamavamo i potenti Christmas defenders.


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1 commento:

  1. Che bello!!!! due cani supereroi e ancora meglio due nipotini supereroi.... brava Auri

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